27 gennaio
Nel giorno della memoria vogliamo ricordare Maria Musso Gorlero (1924-2011)
Maria nel 1944 aveva
vent’anni e portava un nastro rosso tra i capelli ricci neri.
Accusata di connivenza con i partigiani, è stata riconosciuta
proprio per quel nastro, troppo rosso, troppo socialista. Il 2
settembre 1944 durante la festa del suo paese, Diano Arentino, viene
imprigionata e deportata nel campo di sterminio di Mauthausen, da qui
verrà trasferita prima al campo di Ravensbrük (numero di matricola
77377) e poi nel campo di Salzgitter. Ritornerà nel settembre 1945,
dopo aver visto e subito inenarrabili orrori.
Per anni Maria, così come
è successo a tanti altri deportati, non si è sentita di comunicare
la sua esperienza, è riuscita a parlarne solo anni dopo attraverso
i versi raccolti nel testo “Il mio granello di sabbia, per non
dimenticare” da cui abbiamo tratto i seguenti:
2
SETTEMBRE 1944
Era
un giorno di festa
ma
nessuno cantava.
si
celebrava fra poco.
La
chiesetta (Sant'Antonino)
sul
colle
era
pronta.
Improvvisi dei passi
terribili e forti
forieri di terrore e
paura.
Erano
loro
erano
venti
tedeschi
con mitra spianati.
erano
per me ignara,
quei
passi paurosi.
I
nascondigli
non
poterono niente
ho
pagato
senza
nulla sapere
Ho
pianto,
sofferto,
pregato.
ferita,
umiliata
Son
tornata
spezzata
di dentro
con
paure
terrori,
ricordi
coi
vent’anni
che
non ho
mai
avuto
ANCORA
RICORDI …
ALTRI
RICORDI
Sono
stanca
affaticata
forse
malata.
Il
pensiero
di
chi non è tornato
mi
strugge
non
mi dà pace.
Li
abbiamo lasciati nei campi …
non
campi dorati
di
grano
non
campi
lussureggianti
di verde ma campi di filo spinato
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