giovedì 22 gennaio 2015

27 gennaio
Nel giorno della memoria vogliamo ricordare Maria Musso Gorlero (1924-2011)


Maria nel 1944 aveva vent’anni e portava un nastro rosso tra i capelli ricci neri. Accusata di connivenza con i partigiani, è stata riconosciuta proprio per quel nastro, troppo rosso, troppo socialista. Il 2 settembre 1944 durante la festa del suo paese, Diano Arentino, viene imprigionata e deportata nel campo di sterminio di Mauthausen, da qui verrà trasferita prima al campo di Ravensbrük (numero di matricola 77377) e poi nel campo di Salzgitter. Ritornerà nel settembre 1945, dopo aver visto e subito inenarrabili orrori.
Per anni Maria, così come è successo a tanti altri deportati, non si è sentita di comunicare la sua esperienza, è riuscita a parlarne solo anni dopo attraverso i versi raccolti nel testo “Il mio granello di sabbia, per non dimenticare” da cui abbiamo tratto i seguenti:



2 SETTEMBRE 1944

Era un giorno di festa
ma nessuno cantava.
La messa
si celebrava fra poco.
La chiesetta (Sant'Antonino)
sul colle
era pronta.

Improvvisi dei passi
terribili e forti
forieri di terrore e paura.
Erano loro
erano venti
tedeschi con mitra spianati.
erano per me ignara,
quei mitra
quei passi paurosi.

I nascondigli
non poterono niente
ho pagato
senza nulla sapere
Ho pianto,
sofferto, pregato.

Son tornata
ferita, umiliata
Son tornata
spezzata di dentro
con paure
terrori, ricordi
coi vent’anni
che non ho
mai avuto





ANCORA RICORDI …
ALTRI RICORDI

Sono stanca
affaticata
forse malata.
Il pensiero
di chi non è tornato
mi strugge
non mi dà pace.
Li abbiamo lasciati nei campi …
non campi dorati
di grano
non campi

lussureggianti di verde ma campi di filo spinato

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